Norme per note e bibliografia

 NORME PER NOTE E BIBLIOGRAFIA

Oscellana prevede la possibilità di inserire riferimenti bibliografici in forma di “note” (unitamente a commenti e precisazioni da parte dell’autore), o come “bibliografia”, costituita unicamente da riferimenti bibliografici. Entrambe sono indicate nel testo da un numero progressivo, nella forma di apice. Nelle note o nella bibliografia sarà poi riportato il riferimento bibliografico, come di seguito indicato per libri, periodici, o altro.

A) Citazione di libri

La citazione tipo è la seguente:

Ward Perkins J. B. Architettura Romana, Electa, Milano, 1998.

Mortarotti R. L’Ossola nell’età moderna. Dall’annessione al Piemonte al fascismo (1743-1922). Tip. S. Gaudenzio, Novara, 1985.

Tutta la citazione va fatta in tondo, ad esclusione del titolo, in corsivo.

Per opere in più volumi, queste vanno indicate nello stesso modo dei volumi singoli; soltanto, nella data di edizione, vanno indicati il primo e l’ultimo anno di uscita dei volumi:

Moroni G. Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Tip. Emiliana, Venezia, 1840-1861.

Se si vuole fare riferimento ad un particolare volume il numero corrispondente  preceduto dalla sigla “vol.” va posto appena prima della indicazione delle pagine; se si fa riferimento ad un passo particolare all’interno del libro, si deve indicare la singola pagina “p.” o “pp.” se si tratta di più pagine, intercalate da una lineetta:

Moroni G. Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. 2, Tip. Emiliana, Venezia, 1841, p. 45, pp. 30-33.

In caso di due o più autori, la separazione va fatta con virgole:

Gros P., Torelli M. Storia dell'urbanistica. Il mondo romano, Laterza, Roma-Bari, 1994.

Il luogo di edizione va riportato preferibilmente in lingua originale: Paris (e non Parigi), London (e non Londra), ecc.

In caso di opere antiche con curatore di edizione moderna, questo va posto dopo il titolo:

Giustiniani V. Discorsi sulle arti e sui mestieri, a cura di Banti A., Sansoni, Firenze, 1981.

Se un testo è citato più volte, si indica l’autore e l’anno, precisando op.cit. e, se è il caso, la pagina o l’intervallo di pagine.

Giustiniani, V. 1981, op. cit., pp. 25-26.

Nel caso di volumi miscellanei con uno o più curatori:

Canella M.G., Giuntini S. (a cura di), Sport e Fascismo, Franco Angeli, Milano, 2009.

B) Citazione di riviste e periodici

In questo caso la parte in corsivo riguarda l’indicazione della rivista; oltre all’autore(i), titolo, e rivista, va indicato il numero del volume della rivista e l’intervallo delle pagine, come dagli esempi seguenti.

Hopkins A. Architecture and infirmitas: doge Andrea Gritti and the chancel of San Marco. The Burlington Magazine, 1985,  5: 525-526.

Bianchetti G.F. Giacomo di Cardone fra Manierismo e Controriforma, Oscellana, 1998, 28: 167-180.

L'indicazione dei fascicoli va specificata solo nel caso in cui la numerazione delle pagine, entro l'anno, da un fascicolo all'altro non sia continua. Essa va posta fra parentesi prima dell’indicazione delle pagine:

Micalizzi P. Tecniche gromatiche e modelli urbanistici. Groma, 1992, 15 (2): 103-106.

Qualora non sia disponibile l’annata, e la rivista abbia una numerazione progressiva indipendente dall’annata, si può indicare solo il numero

Frampton K. Antropologia della costruzione. Casabella, 1986, 520/521: 26-30.

Se un articolo è citato più volte, indicare l’autore, l’anno e la sigla op. cit.

Bianchetti G.F. 1998, op.cit.

C) Cataloghi di mostre e atti di convegno

Per i cataloghi di mostre, dopo il titolo, riportare entro parentesi la dicitura 'catalogo della mostra', seguita dai curatori del catalogo, dal luogo e data della mostra stessa:

Contardi B., Curcio G. (a cura di)  In Urbe Architectus. Modelli Disegni Misure. La professione dell'architetto a Roma 1680-1750. Catalogo della mostra, Roma, Castel Sant'Angelo, dicembre 1991 - febbraio 1992, Argos, Roma 1991.

Per gli atti di convegni ci si attiene alle stesse norme:

Mozzarelli C., Schiera P. (a cura di) Patriziati e aristocrazie nobiliari. Ceti dominanti e organizzazione del potere nell'Italia centro-settentrionale dal XV al XVIII secolo. Atti del seminario, Trento, dicembre 1977, Trento 1978.

Mozzarelli C., Oresko R., Ventura L. (a cura di)  La corte di Mantova nell’età di Andrea Mantegna, 1450-1550.  Atti del convegno, London 6-8 marzo 1992-Mantova 28 marzo 1992, Bulzoni, Roma 1997.

Per contributi presenti negli atti di un convegno o seminario:

Oresko R, Ventura L. L’opera di Andrea Mantegna a Mantova. In: Mozzarelli C., Oresko R., Ventura L. (a cura di). La corte di Mantova nell’età di Andrea Mantegna, 1450-1550.  Atti del convegno, London 6-8 marzo 1992-Mantova 28 marzo 1992, Bulzoni, Roma 1997, pp. 125-143.

D) Fonti documentarie

La citazione tipo è la seguente:

Atti di visita pastorale del vescovo Card. Morozzo del 17 luglio 1822, ASDN, Act. Visit., T. 399, ff. 1-79.

Le abbreviazioni per indicare gli archivi sono consentite e caldeggiate; esse devono essere sciolte nella prima nota ove viene citata la fonte documentaria, come nell’esempio seguente:

Lettera del Vice intendente dell’Ossola Calvi al ministro dell’Interno del governo sabaudo del 23 aprile 1827, Archivio di Stato di Torino (ASTo), Corte, Paesi per A e B, serie D, m. 5, fasc. 6.

Dopo avere sciolto la sigla, essa può essere tranquillamente usata in tutte le note seguenti; lo stesso vale per individuare riviste di cui è ormai invalso l’uso della citazione in sigla, cui l’autore può fare riferimento sempre però dopo averla sciola una prima volta; esempi di questo tipo sono

Boll. S.P.A.B.A. = Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti:

BSPN = Bollettino Storico per la Provincia di Novara

BSBS = Bollettino della Società Bibliografica Subalpina

Nella nota dei riferimenti documentari le abbreviazioni più utilizzate sono le seguenti, alle quali l’autore è bene che si attenga per uniformità all’interno della rivista:

Arch. = Archivio

  1. = cartella

f./ff. = foglio / fogli

fas./fass.= fascicolo / fascicoli

fil. = filza

  1. = mazzo
  2. = manoscritto
  3. = recto
  4. = verso

E) Tesi di laurea e documenti in rete

Rossi, B. Flora della Valle xy, tesi di laurea, facoltà di Scienze, Università degli Studi di Milano, A.A. 2015/16.

Verdi, C. Fauna della Valle Agarina, <http.://www.xyz.it>, 1992, agg. 2006 [ultima cons. 2009-05-02]

F) Citazioni nell’articolo di parti di testo di altri autori

All’interno del testo dell’articolo l’autore è libero di citare passi più o meno ampi da fonti bibliografiche o documentarie; il passo citato deve essere compreso tra virgolette in apice ed avere carattere tipografico corsivo ( Es: “Testo della citazione”). Alla fine della citazione, dopo la chiusura delle virgolette in apice, si inserisce il numero di riferimento della nota che deve contenere gli estremi bibliografici o documentari del testo o del documento da cui si è tratta la citazione.

“Plinio il vecchio, accettando da Catone l'origine dei Leponzi dai Taurisci, ……, ma il cui vero nome, secondo il De Vit, dovrebbe essere invece quello di Alpi Atrezziane”. 6

Nelle note o nella bibliografia sarà poi riportato il riferimento bibliografico, come indicato per libri, periodici, ecc.